Robert FARRUGIA era determinato nel richiedere al BELLINI il recupero del denaro da restituire al loro “socio” (che aveva evidentemente contribuito al finanziamento della richiamata combine) e spiegava al complice calabrese che questi aveva “sequestrato” uno dei suoi fratelli e minacciava di ucciderlo se non fosse stato risarcito della somma che aveva perso. “… senti .. se non lo paghi lui sta per uccidere mio fratello… domani…” , FARRUGIA asseriva inoltre che se la questione non si fosse risolta, sarebbe venuto in Italia e avrebbe usato violenza nei confronti del responsabile di tale situazione.Da qui, emergeva che il “colpevole” individuato dal gruppo maltese era da individuarsi in un allenatore “…se non lo paghiamo… domani… mercoledì'… io vengo lì' per quello allenatore…” che, per come realmente attesteranno le risultanze intercettive a seguire verrà identificato in CORDA Ninni, allenatore del BARLETTA.
BELLINI, continuando a fare da mediatore, cercava di tranquillizzare il suo interlocutore confidandogli di essere già in contatto con le persone di entrambe le “società” interessate alla combine, precisando di aver ottenuto il consenso da quelli più vicini a lui (società calabrese ndr), mentre, avrebbe incontrato “gli altri” (BARLETTA) l’indomani, affermando con certezza che … questa volta non avrebbero sbagliato…
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